Caccia al patrimonio disperso della famiglia Martelli

La pianeta del cardinale Francesco Martelli

Un tesoro d’arte sacra ritrovato: la pianeta del cardinale Francesco Martelli

pianeta del cardinale Francesco Martelli
pianeta del cardinale Francesco Martelli
pianeta del cardinale Francesco Martelli
pianeta del cardinale Francesco Martelli
pianeta del cardinale Francesco Martelli

Un tesoro d’arte sacra, legato ad uno degli esponenti della famiglia Martelli di cui pervengono dalle fonti diverse notizie è oggi visibile nella Basilica di San Lorenzo: si tratta di una pianeta, esposta in occasione della mostra Pulcherrima Testimonia. Tesori nascosti nell’arcidiocesi di Firenze1. Appartenne al Cardinale Francesco Martelli (1633-1717) ed è custodita nella Chiesa dei Santi Michele e Gaetano a Firenze, dove si trova una cappella familiare collocata in prossimità del braccio meridionale della chiesa: qui sono sepolti l’Arcivescovo Giuseppe Maria Martelli (1678-1741) e il Cardinale Francesco (1633-1717).

La pianeta è realizzata in gros de Tours, particolare lavorazione in seta viola ordita con una trama in oro filato, che si sovrappone al fondo. Finissimi motivi vegetali e floreali ricoprono il paramento liturgico: l’oro e il viola creano un sontuoso contrasto cromatico. I fiori, di dimensione maggiore e di varie specie, si intrecciano; gli steli si attorcigliano fra di essi, terminando con piccole foglie. In fondo alla pianeta è lo stemma cardinalizio con cappello e nappe a tre ordini, ricavato dall’intreccio degli stessi fili d’oro che sovrasta il grifone rampante, emblema della famiglia.

Questo paramento liturgico, per la sua lavorazione e gli elementi decorativi ben si attaglia con il personaggio a cui appartenne, Francesco Martelli nacque dal matrimonio tra Lucrezia, figlia di Francesco Ferdinando Franceschi e Marco Martelli (1592-1678)2. Già il padre di Francesco si era distinto a suo tempo per esser stato in grado di risollevare le sorti della famiglia, in un momento in cui le attività finanziarie sembravano attraversare una crisi: vi riuscì tessendo rapporti di collaborazione con alcune note famiglie fiorentine, tra cui i Corsini, celebri banchieri, gli Acciaiuoli, storica compagnia mercantile e i Salviati, conosciuti per le floride attività legate al commercio di tessuti3. Marco Martelli era stato poi nominato senatore, cavaliere dell’Ordine di Santo Stefano e Balì di Urbino4.

Più tardi nel 1627, tornando a doversi occupare di questioni familiari, aveva sposato la cugina Maria, appartenente al ramo di Ilarione Martelli, che altrimenti avrebbe rischiato di estinguersi. Questo espediente permise ai Martelli di riunificare le forze e le attività, gestite sotto un unico “tetto familiare”: da quel momento avrebbe avuto inizio l’ascesa dei Martelli oltre a una fervente attività collezionistica5.

Marco diede alla luce tanti figli, verosimilmente per conferire longevità al proprio ramo familiare e far sì che essi accrescessero il patrimonio. Tra i figli del Senatore si distinsero Niccolò (1634-1711) e Giovan Vincenzo (1648-1716) che si appassionarono entrambi all’imprenditoria, Lorenzo (1637-1682) divenuto Balì di Urbino e Domenico (1644-1670)6.

Pur venendo da una famiglia patrizia e vivendo un ambiente orientato alle attività finanziarie e politiche, Francesco Martelli decise di intraprendere una strada differente, iniziando una carriera ecclesiastica. Fu canonico fiorentino. Trasferitosi a Roma fu accolto da Alessandro VII. Si occupò del governo di alcune città pontificie tra cui la Vice-legazione di Ferrara e ricoprì la carica di Ponente del Buongoverno. Fu anche nunzio alla corte di Polonia e, voluto nuovamente a Roma venne nominato segretario della Congregazione dell’Immunità. Più tardi Innocenzo XII gli conferì il titolo di patriarca di Gerusalemme. Incline alle lettere, fu accademico della Crusca e poi formò un’importante biblioteca7. Infine, all’età di settantatré anni, fu fatto Prete Cardinale del titolo di Sant’Eusebio: era il 17068. Il cardinale Francesco Martelli morì a Roma nel 1717. Il suo corpo fu poi traslato nella Chiesa dei Santi Michele e Gaetano a Firenze, nella cappella di famiglia. La sua immagine è visibile nella Cappella Martelli, dove con la tecnica del mosaico, all’interno di un clipeo in pietra, venne ritratto in veste purpurea. Il clipeo realizzato a mosaico appare un unicum nel contesto generale delle cappelle della Chiesa, poiché si rifà piuttosto ad uno stile proveniente dall’arte romana. Le attività collezionistiche dei Martelli si estesero proprio grazie al cardinal Francesco anche nella Capitale, e questa fervente attività di ricerca, valutazione e acquisto di opere, iniziata da Francesco, fu poi continuata dal nipote Domenico. Il clipeo infatti fu commissionato dall’abate Domenico Martelli (1672-1753), nipote di Francesco. Il rapporto con lo zio fu decisivo nella scelta di intraprendere la carriera ecclesiastica. Questo omaggio, non è che una testimonianza della grande ammirazione di un nipote verso il proprio zio, oltre che un gesto di volontà commemorativa9.

a cura di Cristiana Danieli


1 La mostra temporanea si trova nella Basilica di San Lorenzo - Piazza di San Lorenzo, 9, 50123 Firenze FI, Italia - presso il Salone di Donatello ed è organizzata dall’Arcidiocesi di Firenze, si compone di oltre duecento opere d’arte sacra provenienti dai depositi della diocesi fiorentine: si tratta dunque delle istituzioni religiose presenti nel territorio che dall’Appennino tosco-emiliano arriva al confine con la provincia di Siena La mostra sarà visibile dal 7 dicembre 2023 fino all’8 settembre 2024.
2 La famiglia Franceschi era iscritta all’Arte dei Medici e degli Speziali anche se a partire dal Quattrocento gli esponenti di questa famiglia si dedicarono alla politica e alle attività istituzionali. In Vanna Arrighi, Franceschi Giovanni, Dizionario Biografico degli Italiani, 1997, pp. 620-622.
3 Marcello Vannucci, Le grandi famiglie di Firenze. da mercanti, artigiani, umili popolani, da feudatari che hanno lasciato i loro castelli, nascono, nella miracolosa Firenze, le famiglie che entreranno nella storia, Roma, 2006.
4 Alessandra Civai, Dipinti e sculture in casa Martelli. Storia di una collezione patrizia fiorentina dal Quattrocento all’Ottocento, Firenze, 1990, p. 53.
5 Francesca Fiorelli Malesci, Una casa che diventa museo. Una famiglia e la sua storia, Firenze, 2013, pp. 13-15.
6 Fratelli di Francesco Martelli furono anche Alessandra, e Filippo (1655-1734).
7 Civai,1990, p. 61.
8 Memorie storiche de' cardinali della santa romana Chiesa scritte da Lorenzo Cardella parroco de' SS. Vincenzo, ed Anastasio alla Regola in Roma, tomo ottavo, 1794, p. 77.
9 Civai, 1990, pp. 73, 80.